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Il Pakistan in grave crisi per le inondazioni: “Pensavamo di morire di fame. Ora temiamo la morte per acqua”

The Guardian ha pubblicato un dettagliato e drammatico articolo sulla situazione climatica in Pakistan devastato dalle inondazioni.

Dopo temperature record e siccità, alcune zone del paese sono sommerse, sintomi di una crisi climatica a cui i pakistani hanno contribuito molto poco.

L’agricoltore Ali Baksh si trova su un terrapieno e, attraverso il paesaggio allagato della provincia del Sindh, indica verso il punto in cui un tempo si trovavano i suoi campi. Ora vive in un campo di soccorso improvvisato in una zona accessibile solo in barca insieme a oltre 2.000 persone costrette a fuggire dalle loro case quando l’alluvione ha colpito.

“Qualche mese fa non c’era pioggia e c’era una grave carenza di acqua per i raccolti. Abbiamo pregato per la pioggia. Ma quando ha piovuto, siamo diventati senzatetto e i nostri raccolti sono stati distrutti. Non abbiamo più niente… solo oceani sulle strade, nelle fattorie e sommergendo le nostre case”.

Il Pakistan è stato colpito da condizioni meteorologiche estreme fin dall’inizio dell’anno. Ondate di caldo con temperature superiori a 50°C in primavera, seguite da enormi incendi e siccità hanno paralizzato il paese.

Anche DemocracyNow ha pubblicato un video-reportage sulla drammatica situazione pakistana. Quasi 1.500 persone sono morte e decine di milioni sono sfollate in Pakistan, dove catastrofiche inondazioni hanno lasciato un terzo del Paese sott’acqua, spazzando via case, terreni agricoli, ponti, ospedali e scuole. La gente ha perso tutto, dice Zulfikar Ali Bhutto, nipote dell’ex primo ministro pachistano Zulfiqar Ali Bhutto. Bhutto afferma che le inondazioni hanno causato un’epidemia di malaria e febbre dengue e chiede al Fondo monetario internazionale di cancellare i debiti del paese e impegnarsi a riparare il clima.

Le inondazioni che hanno lasciato sott’acqua un terzo delle province del Paese nelle ultime settimane hanno portato con sé un nuovo livello di miseria e uno sguardo sull’impatto apocalittico dell’emergenza climatica in uno dei Paesi meno responsabili. Il Pakistan, infatti, è responsabile di meno dell’1% delle emissioni globali di carbonio, secondo i dati dell’Unione Europea, ma, come hanno dimostrato gli ultimi sei mesi, si trova in mezzo a una crisi climatica di enorme portata.

“Ho assistito a molti disastri umanitari nel mondo, ma non ho mai assistito a una carneficina per il clima di questa portata”, ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, in visita in Pakistan questa settimana. “Semplicemente non ho parole per descrivere quello che ho visto oggi.”

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