Fao e Oms pubblicano il primo rapporto globale sulla sicurezza alimentare basata su cellule
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), in collaborazione con l’Oms, ha pubblicato il suo primo rapporto globale, Food Safety Aspects of Cell-Based Food, sugli aspetti di sicurezza alimentare dei prodotti a base di cellule.
È una pubblicazione fondamentale perché la sicurezza non è negoziabile quando si tratta di alimenti a base di cellule.
Il rapporto condivide conoscenze tecniche aggiornate sugli aspetti di sicurezza alimentare della produzione alimentare basata su cellule. Questo documento cardine sosterrà i 195 membri della FAO (194 paesi e l’Unione Europea) fornendo solidi pareri scientifici per prendere decisioni informate sulla sicurezza alimentare.
Il rapporto passa in rassegna l’attuale letteratura riguardante:
- terminologia
- processo di produzione
- quadri normativi relativi agli alimenti a base cellulare
Successivamente, studi di casi approfonditi di Israele, Qatar e Singapore esaminano i potenziali quadri normativi che potrebbero essere utilizzati per questi prodotti alimentari.
Infine, il nucleo del documento è un’ampia identificazione dei pericoli per la sicurezza alimentare, condotta da 23 esperti internazionali in una riunione di 3,5 giorni nel novembre 2022.
I punti chiave del rapporto sono riepilogati qui di seguito.
1. La terminologia dovrebbe essere determinata localmente
La Fao chiarisce che non stanno determinando un termine da utilizzare. Cell-based foods è utilizzato per fornire una terminologia coerente in tutto il documento, ma il rapportoinvita le autorità competenti a considerare attentamente quali terminologie siano più appropriate nel loro paese.
Il rapporto presenta un’approfondita revisione della letteratura sulle terminologie utilizzate in questo campo e lo suddivide per settore (governi, industria, mondo accademico e media), fornendo alcuni spunti interessanti su come la terminologia preferita di ciascun settore e come sia cambiata nel tempo.
Non sorprende che ci siano molti termini: 23, 9 dei quali sono stati utilizzati solo dai media.
Il rapporto evidenzia la mancanza di studi quantitativi ben progettati che forniscano prove empiriche su quali terminologie siano più adatte ai mercati.
I termini dovrebbero:
- essere coerente tra merci e specie
- descrivere accuratamente il prodotto, inclusa qualsiasi relazione con “carne” o allergie
- bilanciare i requisiti normativi con le esigenze di marketing
- non essere dispregiativo nei confronti degli alimenti a base di cellule o dei prodotti convenzionali
- prendere in considerazione le lingue e le culture locali
2. Si stanno formando quadri normativi per gli alimenti a base cellulare
Il rapporto entra in dettaglio sui quadri normativi in 10 giurisdizioni, evidenziando quali parti delle loro attuali normative possano essere applicabili agli alimenti a base di cellule e dove permangono delle lacune.
Solo tre giurisdizioni (Ue, Singapore e Stati Uniti) affrontano specificamente gli alimenti a base di cellule nelle loro normative sulla sicurezza alimentare. Tuttavia, la maggior parte dei paesi dispone di normative sui nuovi alimenti e il rapporto conclude che, nella maggior parte dei paesi, gli alimenti a base di cellule possono essere valutati nell’ambito di queste normative sui nuovi alimenti esistenti.
Il rapporto evidenzia che mancano informazioni e dati disponibili per supportare le autorità di regolamentazione nel prendere decisioni informate sugli alimenti a base cellulare, chiedendo una maggiore condivisione dei dati a livello globale.
3. Identificazione di eventuali pericoli per la sicurezza alimentare
Il rapporto riporta un elenco di potenziali pericoli derivanti dalla produzione di alimenti a base di cellule ed esempi di come ognuno potrebbe manifestarsi all’interno del processo di produzione di alimenti a base di cellule.
Gli “esempi di catena causale” per ogni pericolo identificato illustrano la catena di eventi che dovrebbe verificarsi affinché il pericolo raggiunga i consumatori e illustrano le opportunità per controllare il pericolo in ogni “anello” della catena.
Per ogni pericolo esistono misure di mitigazione e controllo esistenti già in uno in settori adiacenti. È interessante vedere come questi settori adiacenti spaziano dalla carne e dai frutti di mare convenzionali agli alimenti fermentati, ai prodotti alimentari trasformati, agli alimenti geneticamente modificati e persino a terapie mediche.
La sfida consiste nel riunire le conoscenze di tutte queste discipline esistenti sulla sicurezza alimentare e applicarle alla produzione alimentare basata su cellule.
In alcuni casi, gli esperti hanno identificato la necessità di ulteriori dati e ricerche per valutare la sicurezza, come residui o metaboliti di sostanze chimiche senza uso storico negli alimenti.
4. Più dati e più condivisione
Con questo documento, la Fao riconosce che gli alimenti a base cellulare hanno raggiunto una massa critica per la quale è necessario affrontarla a livello globale e intergovernativo.
L’identificazione dei pericoli, l’obiettivo principale di questo rapporto, è il primo passo verso una valutazione completa dei rischi e dei benefici degli alimenti a base cellulare. I prossimi passi richiederanno ricerche, dati e coinvolgimento significativi con diverse parti interessate.
5. L’impatto sulla sostenibilità non è scontato
La FAO si riferisce agli alimenti a base di cellule come “alternativa sostenibile” sottolineando che sono necessari più ricerca e dati affinché gli alimenti a base di cellule forniscano i benefici promessi.